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venerdì 6 aprile 2012

The Family

Umberto Bossi, la moglie Manuela, i figli Renzo, Roberto e Sirio Eridanio. (AP Photo/Stefano Cavicchi)

«La paura non è quanto speso, ma quanto per i figli e per la moglie, che se lo sanno i militanti». Fatture di negozi, dentisti, bollette del telefono, scuole, tutori, ristrutturazioni: tutti affari privati della Family che sono venuti a galla da un'indagine guidata dai pm napoletani Woodcock-Piscitelli-Curcio.
Manuela Marrone Bossi ha fondato, con 1milione e mezzo di mutuo acceso alla Pontidafin - la finanziaria della Lega - la scuola paritaria Libera Scuola Dei Popoli Padani che, oltre ai contributi statali, riceveva ogni anno, dal 1998 anno della sua nascita, 150mila/200mila euro dalle casse del partito.
Roberto Bossi era solito affittare macchine costose e andare a fare shopping coi soldi che i militanti versavano al partito. Renzo Bossi non si pagava nemmeno il caffè in Regione. Le spese odontoiatriche di Sirio, il più giovane, erano a carico del partito. Nelle intercettazioni fra il tesoriere leghista, Francesco Belsito, e la responsabile contabile, Nadia Degrada, emerge anche un po' di preoccupazione: «Ma difatti tu gli devi dire (a Bossi, ndr ) "tua moglie e i tuoi figli ti rovineranno con i costi che hanno". Punto. E che se da te esce fuori qualcosa della famiglia, lui è rovinato, non può dire che non sa [...]».
Colti con le mani nella marmellata anche Rosy Mauro e Roberto Calderoli.

Mi viene da pensare che i militanti della Lega sono stati truffati e raggirati, una vera e propria circonvenzione...

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