Scrivi qualcosa, magari ne ho parlato.

venerdì 24 maggio 2013

Samurai e Dragon Ball

Qualche giorno fa il mondo si è trovato a fare a meno di Dominique Venner uno storico e saggista francese di 78 anni passato alla gloria per essersi sparato in bocca nella cattedrale di Notre Dame affidando a un tweet i motivi del suo «gesto simbolico e spettacolare» contro la decisione della democratica Francia di rendere legali le nozze fra omosessuali. Ci tengo a precisare che non ci trovo nulla di male se gli omofobi si fanno fuori da soli, che ognuno di noi della propria vita ne fa quel che gli pare e che io personalmente mi sarei accontentata, diventata una saggista di fama mondiale, di lasciare questo mondo dando l'idea di essere stata una persona intelligente. Subito dopo il plateale gesto ecco comparire la stima e la solidarietà di quella destra tanto vicina al defunto. E d'altra parte si può anche comprenderli i messaggi di cordoglio e di vicinanza, insomma mica ci si poteva aspettare altro magari, chessò io, una condanna del suicidio. Comunque in questa fretta di dimostrare vicinanza e appartenenza anche l'Italia non si tira dietro sfoderando il meglio della tifoseria che riesce a trovare pescando da quella parte.

   

 Anche in questo caso, per carità eh, ognuno dica ciò che vuole e lo faccia come vuole ma, ragazzi, va bene aver letto l'Arte della Guerra senza averla capita, va bene essersi fatti raccontare Ghost Dog tanto per ampliare un pochino l'immaginario di Ken il Guerriero e Capitan Harlock, però prima di scrivere "samurai" almeno una letta veloce a wikipedia vi avrebbe evitato la solita figura di merda: I samurai usavano una grande varietà di armi, anzi un'evidente differenza tra la cavalleria europea e i samurai riguarda proprio l'impiego delle armi, poiché i samurai non ritennero mai che esistessero armi disonorevoli, ma solo armi efficienti ed inefficienti. L'uso delle armi da fuoco costituì una parziale eccezione, in quanto fu fortemente scoraggiato durante il XVII secolo dagli shōgun Tokugawa, fino a proibirle quasi completamente e ad allontanarle del tutto dalla pratica della maggior parte dei samurai. Che in parole più semplici significa che proprio la pistola no, no, no. Inoltre, ma questo è il meno, il samurai suicidando chiedeva che gli venisse decapitata la testa immediatamente dopo aver fatto Harakiri per evitare che il suo volto venisse trasfigurato da un'inevitabile espressione di dolore. Dimostrando così il senso estetico tipico di quella cultura. Indovinate che succede al volto di qualcuno che si spara in bocca? Già, niente estetica.
Ho capito il concetto ma un samurai non è una robetta da niente, dietro c'è una filosofia un po' più complessa come il significato di "sacrificio" che si è cercato di strumentalizzare con questo messaggio. Ma io, è ovvio, sono di parte, dalla parte di chi prima di mettere bandierine su ideologie lontane le cerca almeno di comprendere.

Nessun commento:

Il Kindle per l'estate.