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giovedì 21 luglio 2016

A me piacciono i tatuaggi

Amo i nuovi sviluppi del socialnetworking ma quello è lavoro, io qui parlo di me.

Non sono mai stata quel genere di persona che si appassiona a qualcosa solo perché è nuova. Non mi è mai fregato nulla di avere opinioni sul tema scottante del momento. Quello che più mi importava era grattarmi le ascelle e ovviamente anche Bukowski.
Oggi invece sono una persona matura e dunque SENTENZIO  e GIUDICO indiscriminatamente su tutto e per di più senza averne la minima autorità.

That's internet, people. And I like it.

Però c'è una cosa che mi piace molto di più della libertà di blaterare: i tatuaggi.
Mi piacciono perché, per la maggior parte dei comuni mortali, sono per sempre. Al massimo è concessa qualche correzione, qualche modifica nel tempo, e puoi arrivare anche a coprirli con un tatuaggio nuovo, ma quando decidi che è arrivato il momento di bucherellare la tua pelle con l'inchiostro sai anche che non potrai pentirtene. Non esiste oblio sul tatuaggio.

Amo i tatuaggi almeno quanto detesto scrivere a matita e sì, scrivo ancora impugnando penne e pennarelli fra le mani. Sono quel genere di persona là, insomma.


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