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mercoledì 21 marzo 2018

La torta a Uomini e Donne, che schifo!

Qualche giorno fa ho visto quella trasmissione della DeFilippi che danno al pomeriggio, quella dove tanti anziani corteggiano bellissime cougar in tacchi a spillo e i giovanotti al di sotto dei cinquanta se li contendono anche le ottantenni. Così per gioco, tanto perché un ballo non lo si nega a nessuno, neanche alla nonnetta con la ciabattina.

La DeFilippi se ne sta sulle scale appollaiata a pensare a chi vendere a peso d'oro i suoi spazi pubblicitari e a ridere quando arriva lo scemo del villaggio da perculare. 


Poi ci sono gli opinionisti:

  • Gianni Sperti il moralizzatore e giustiziere della notte, quello che smaschera tresche e altarini anche laddove non ce ne sono e insiste fino a quando anche la vittima della sua paranoica ossessione quasi quasi confessa, pur di far cessare quell'inquisizione; 
  • in caschetto rosso e italiano incerto c'è la greca marinaretta di DriveIn, Tinì Cansino, famosa per i suoi interventi "sei un ariete, è normale che fai così" e "ma l'amore è fatto anche di sesso"; 
  • in mezzo a loro come in un dorato trittico della Trinità c'è lei, la grossolana Tina Cipollari incattivita da anni di malvagità e di giudizi cattivi verso chiunque non sia nelle sue grazie.


Fra le arzille corteggiatrici in cerca di amore, avventura, ma soprattutto di fama, almeno quel tanto che basta perché nei posti dove vivono possano essere riconosciute per strada o essere chiamate a presentare la sagra della mutanda, c'è una tal Gemma che dicono avere una settantina d'anni, che se c'arrivo io così anche a sessanta ci metterei una firma!
Insomma questa corteggiatrice sembra non avere alcuna chance di rientrare nelle grazie della bionda Tina, seduta nel mezzo del trittico come Jabba the hutt nel ritorno dello Jedi. Anzi, se c'è qualcosa che trasforma la bionda parodia di Marilyn in uno dei Titani, puoi metterci la mano sul fuoco che viene dalla signora Gemma, colpevole di tutto il male del mondo.

Così, un giorno, mentre lavavo i piatti con la Tv accesa in sottofondo, come uno di quei dvd che mimano i caminetti con il fuoco sempre scoppiettante, vedo una scena così raccapricciante che mi sono vergognata io stessa di trovarmi lì davanti. 


La bionda sganciatasi dal trittico, arranca traballante dietro le quinte e quando ne esce non si fa neanche in tempo a rendersi conto che quella che ha in mano è una torta di panna montata, che questa finisce rovinosamente in faccia alla signora settantenne che stava parlando distratta verso la DeFilippi.



E tutti a ridere. E ridiamo, ridiamo che ci passa. 
Anche davanti al BULLISMO.


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