Scrivi qualcosa, magari ne ho parlato.

giovedì 20 settembre 2012

Potrebbe forse essere la mia prima volta.

Infatti, finora, non mi è mai capitato di osservare una pubblicità e pensare "che bel cliente che deve esserci qua dietro". 
E invece, finalmente ieri, ecco apparire questo:


La firma creativa è della Leo Burnett, la pianificazione della campagna è costata circa 4milioni di euro (che è una normale cifra per campagne di questo tipo) e il risultato è un bellissimo biglietto da visita che fa venire subito in mente di avere a che fare con persone che hanno spirito, ironia e desiderio di mettersi in gioco. Insomma, verrebbe quasi voglia di prenderci un caffè insieme, con questi di ING-Direct.
D'altra parte "cambiamento" è stata la parola chiave di quest'azienda che dal momento in cui è entrata nel mercato si è sempre distinta per l'innovazione, a cominciare da quando - fra le prime - ha eliminato gli sportelli bancari trasferendo sul web tutti i servizi e diminuendo così le spese di gestione.

Inoltre alle solite chiacchiere pubblicitarie si aggiunge un progetto concreto che sulla parola "cambiamento" investe 100mila euro pronte a sostenere il migliore piano di start-up presentato entro il 18 ottobre a prendipartealcambiamento.

Ops, sto continuando a fare pubblicità all'azienda. E non mi pagano nemmeno.

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