Quando arriva il momento della doccia, è lì che il mio cuore si apre in un sentimento fino a prima oscuro, di una profondità infinita che più volte mi ha fatto dubitare che fosse l'intestino l'organo più grande.
Quando arriva il momento della doccia, ti penso intensamente e mi sforzo di far sì che il mio pensiero ti raggiunga ovunque tu sia. Perché se anche solo ti raggiungesse depotenziato al minimo, io sarei comunque soddisfatta.
Quando arriva il momento della doccia, so di non poter rispondere di me e ringrazio il cielo di essere sola nella stanza con quel rumore infernale che fa la doccia ogni volta che la apro.
Quando arriva il momento della doccia, con l'acqua che mi arriva alle ginocchia perché col cazzo che lo scarico funziona, fantastico di me e te al mare insieme e mi ritrovo a contare fino a settecentoventisei prima di immaginare di ritirarti fuori la testa dall'acqua.
Ogni volta che devo fare la doccia mi ritrovo a desiderare di averti accanto perché penso che in fondo non è giusto che tu non sappia con quanta passione sogno di prenderti stretto fra le mie mani e sbatterti la tempia contro lo spigolo del lavandino, quello stesso lavandino che hai montato tu e che non funziona proprio come la doccia.
Affido al destino il nostro incontro, nel frattempo sappi che 1465 giorni di sogni a occhi aperti non hanno diminuito il mio interesse per te, oh idraulico.
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