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mercoledì 17 maggio 2017

The Get Down.

Siamo alla fine degli anni Settanta, in un Bronx che sembra Aleppo dei nostri giorni e i Fantastic Four plus One imparano a usare il Get Down.
Si tratta di quei 10 secondi di drum beat all'interno di un disco che diventano la base ideale per Dj, Bboy e Mc.




Nasce l'Hip Hop in una scena interamente dominata dalla Disco con la sua inconsistenza luccicante fatta di lustrini, droga, ammiccamenti e parole che imitano l'amore dietro alle quali c'è il marketing e nessun sentimento.

I Fantastic Four plus One ben presto diventano The Get Down Brothers e sono fortissimi.



Questa è una storia che parla di curiosità, coraggio, sogni e ribellione, in una parola: adolescenza.
E lo fa con una colonna sonora da urlo, con attori pazzeschi, usando il cartone animato, la metafora e la filosofia di StarWars. In più non trascura i dettagli nella scenografia e nella ricostruzione storica e ci lascia anche lo spazio di scivolare dentro storie d'amore complicate e gangster più o meno potenti.

Si dice che siano stati spesi 16 milioni di dollari per episodio il che ha reso la serie una delle più costose mai prodotte da Netflix. Di solito, quando si superano i 6 milioni a episodio si considera la spesa eccessiva. Breaking Bad è costato 3 milioni di dollari per episodio e Mad Man, più o meno, lo stesso.
Il creatore Baz Luhrmann ha spiegato che la serie si rivolge agli appassionati eppure, al momento, non sembra aver raccolto i risultati sperati. Peccato.



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